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VALPER (VALutazione Paesaggio Energie Rinnovabili)

Il prodotto introduce una metodologia innovativa per stimare i costi esterni paesaggistici degli impianti a fonti rinnovabili non programmabili, applicabile su scala nazionale. Basata sull’analisi GIS e sul metodo degli esperimenti di scelta per valutare le preferenze della popolazione, la metodologia consente di valutare la perdita di valore del paesaggio degli impianti eolici e fotovoltaici in funzione delle caratteristiche del paesaggio in cui sono inseriti.

Schema di esempio per prodotto

Il prodotto consiste in una metodologia innovativa per la valutazione dei costi esterni paesaggistici associati agli impianti a fonti rinnovabili non programmabili (FERNP), con applicazione a due casi studio: un parco eolico terrestre e un impianto fotovoltaico utility scale. L’obiettivo principale è fornire uno strumento tecnicamente robusto e replicabile per stimare l’impatto visivo degli impianti sul paesaggio, traducendolo in termini economici. La metodologia si fonda su un approccio parametrico che integra:

  • un sondaggio su scala nazionale, impostato secondo il metodo degli esperimenti di scelta discreta (DCE), per stimare la disponibilità a pagare (WTP) della popolazione italiana per i servizi paesaggistici;
  • una classificazione del paesaggio italiano secondo tre attributi distintivi: qualità naturalistica, ricchezza di beni culturali e presenza di paesaggi rurali storici;
  • l’uso di cartografia nazionale (ISPRA e Rete Rurale Nazionale) per georeferenziare i valori paesaggistici;
  • un’analisi GIS per determinare l’area di visibilità degli impianti e applicare funzioni di deprezzamento del valore paesaggistico in funzione dell’intrusione visiva.
Il risultato è una carta d’Italia del valore monetario dei servizi paesaggistici per ettaro, articolata in 50 combinazioni di attributi, che consente di stimare il valore dei servizi paesaggistici in modo sistematico nel territorio nazionale. L’applicazione ai due casi studio ha evidenziato che, pur tenendo conto delle differenze morfologiche e paesaggistiche dei rispettivi contesti, la perdita di valore paesaggistico dell’impianto fotovoltaico risulta inferiore a quello dell’impianto eolico sia in termini assoluti (106 mila €/anno contro 232 mila €/anno), sia in relazione all’energia prodotta (1,11 €/MWh contro 1,34 €/MWh). Tuttavia, il deprezzamento percentuale dei servizi paesaggistici è maggiore nel caso fotovoltaico, a causa della maggiore qualità paesaggistica dell’area e della minore estensione dell’area di visibilità.

La metodologia sviluppata presenta un ampio potenziale applicativo in diversi ambiti:

  • Progettazione e localizzazione di impianti FER: consente di integrare la valutazione paesaggistica nei processi decisionali, offrendo un indicatore monetario utile per confrontare alternative progettuali e valutare eventuali compensazioni.
  • Pianificazione energetica e territoriale: supporta l’individuazione di aree idonee alla realizzazione degli impianti, attraverso criteri di esclusione e ordinamento basati su soglie di disponibilità a pagare (WTP) della popolazione per il paesaggio.
  • Valutazioni ambientali integrate: può essere affiancata alla stima di altre categorie di esternalità ambientali, contribuendo a una valutazione più completa dei costi sociali degli impianti nell’analisi costi-benefici (CBA) o nella valutazione del ciclo di vita (LCA) con metro monetario.
  • Politiche pubbliche e accettabilità sociale: l’utilizzo di un indicatore economico fondato sulle preferenze della popolazione facilita il dialogo con gli stakeholder e può favorire l’accettazione dei progetti.
I principali destinatari di questa metodologia includono:
  • Enti pubblici e autorità di pianificazione (Ministeri, Regioni, Comuni);
  • Operatori del settore energetico e progettisti di impianti FER;
  • Valutatori ambientali e consulenti tecnici;
  • Ricercatori e accademici attivi nei campi della sostenibilità, dell’economia ambientale e della pianificazione territoriale.